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Il sito è a cura del prof. Bernardo Croci, attualmente insegnante di filosofia presso il Liceo delle Scienze Umane Galilei di Firenze.

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TaleteMentre studiava gli astri e guardava in alto, cadde in un pozzo. Una graziosa e intelligente servetta trace lo prese in giro, dicendogli che si preoccupava tanto di conoscere le cose che stanno in cielo, ma non vedeva quelle che gli stavano davanti, tra i piedi. La stessa ironia è riservata a chi passa il tempo a filosofare […] provoca il riso non solo delle schiave di Tracia, ma anche del resto della gente, cadendo, per inesperienza, nei pozzi e in ogni difficoltà (Platone, Teeteto)

Questa immagine falsamente ironica che ci fornisce Platone ci dice piuttosto quanto Talete fosse interessato agli astri e alle idee che danno origine al mondo piuttosto che alla superficialità della vita mondana. https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/7/78/Chauveau_-_Fables_de_La_Fontaine_-_02-13.png Per primo fece proprio il motto delfico conosci te stesso.

Talete di Mileto è considerato il fondatore della scuola Ionica, ma anche il primo filosofo-scienziato della civiltà occidentale (è annoverato tra l’altro dallo stesso Platone tra i Sette Savi). Si ritiene che Talete sia vissuto tra il VII e il VI a.c. e annoverasse sia interessi politici sia interessi matematici, astronomici e fisici.

Mileto era una città che era andata incontro a una notevole crescita economica e politica durante il VII e VI secolo a.c. Al principio il potere politico apparteneva un aristocrazia terriera, Ma questa fu gradualmente sostituita da una plutocrazia di mercanti. Fu alleata del ricco Stato dei lidi Lidi e fino alla conquista persiana rappresentò una delle città più avanzate del tempo. Non a caso i primi pensatori Talete, Anassimandro e Anassimene furono tutti legati alla storia di questa città.

Non bisogna pensare in virtù del racconto di Platone su Talete all’immagine di un filosofo come di un uomo distratto senza il contatto con la realtà. Talete infatti fu uomo politico che contribuì a mantenere equilibrato il rapporto con Creso il re dei Lidi e a permettere a Mileto di rimanere ancora autonoma per altri 50anni dopo che i lidi furono conquistati dai Persiani nel 546. Inoltre ci racconta Diogene Laerzio per ribadire la sagacia del filosofo che Talete dopo aver previsto un ampio raccolto di olive, prese a nolo tutti i frantoi della zona, subappaltandoli in un secondo momento a prezzo maggiorato. http://www.olivark.com/media/k2/items/cache/b8cc41f2c23fcd5970f74c3c49efafec_XL.jpg Un aneddoto che ci ricorda che il filosofo sceglie volontariamente di dedicarsi alla ricerca e all’osservazione disinteressata e non perché non potrebbe con le sua intelligenza e conoscenza divenire ricco. Talete viaggio moltissimo in Egitto, e in medio oriente.

La sua celebrità è legata ad un paio di aneddoti,  il primo è previsione dell’eclisse del 585 a.c. e dall’altra dalla sua astuta soluzione al problema della misurazione delle grandi piramidi di Giza. Per quanto riguarda la previsione dell’eclisse http://www.ilprimatonazionale.it/wp-content/uploads/2015/05/eclisse.jpg solare del 585, probabilmente Talete più che il giorno indicò l’anno e probabilmente non fece altro che trarre conclusioni da dati che erano già noti agli Egizi e ai Babilonesi, ma sicuramente ne conosceva i calcoli; tutte circostanze che in seguito giocheranno a favore del tentativo fantasioso, ma non per questo meno fecondo sotto il profilo scientifico, di costruire l’immagine di un’antica sapienza che possedesse in sé già la maggior parte delle verità.
Per quanto riguarda la misura della piramide, vediamo un vero è proprio salto di qualità del pensiero greco, mentre per una colonna che scende a perpendicolo verso il terreno può essere semplicemente calata una fune, per una piramide questa operazione non risulta possibile a causa dell’ampiezza della base su cui poggia. Il genio di Talete si narra abbia compreso che si poteva adoperando un semplice bastone e un normale “regolo” misurare la sua altezza con una proporzione. https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/2/2f/Thales_theorem_6.png/400px-Thales_theorem_6.png Infatti se si misura l’ombra di un bastone di lunghezza nota e nello stesso momento la lunghezza dell’ombra della piramide con una semplice, si fa per dire, proporzione si ottiene l’altezza della piramide….l’ombra del bastone sta all’altezza del bastone come l’ombra della piramide sta all’altezza della piramide, cioè la nostra X! https://upload.wikimedia.org/wikipedia/it/8/88/Piramidi_e_Talete.jpg L’aneddoto non tiene conto delle difficoltà che Talete dovette affrontare per misurare un’ombra che comunque sta in parte dentro la piramide…ma questo è un dettaglio rispetto alla generale idea, idea che apre la strada al noto teorema di Talete ed alla nascita della scienza greca. https://www.youmath.it/images/stories/formulari/geometria-piana/teorema-di-talete.png

L’immagine della Terra che ha Talete è ancora lega alla tradizione omerica, ma con un importante passo in avanti, egli la vede:      
Circondata dalle acque, al centro di una sfera che in un giorno fa una rotazione intorno a un asse passante per la Polare e porta con sé, infisse, le stelle. Sulla superficie interna della sfera si muovono il sole, la luna, i pianeti. (Rigutti M., Storia dell’astronomia occidentale, Firenze, Giunti, 1999).       
La visione è legata all’idea di Talete che il principio primo di ogni cosa sia l’acqua, ci dice Aristotele:

Talete […] dice che quel principio è l'acqua, e perciò affermava che anche la Terra galleggiava sull'acqua. Forse si è formato questa opinione vedendo che il nutrimento di tutte le cose umido e che perfino il caldo deriva dall'umido e vive di esso; ora, in tutti i casi, ciò da cui una cosa deriva è anche il suo principio, per questa ragione Talete si formò questa opinione e anche perché i semi di tutte le cose hanno natura umida: ora l'acqua è il principio della natura delle cose umide. (Aristotele, Metafisica)

Per altro è vero che anche noi oggi vediamo nell’acqua il principio della vita e per quanto questa cosa possa ad Aristotele sembrare banale non lo è affatto. Inoltre la grandezza di Talete non sta tanto nell’indicare l’acqua, ma nella stessa idea che tutto il molteplice possa essere derivato da un unico principio, che è appunto l’ideale della scienza.

 Infine è a Talete che viene attribuita per primo l’idea di anima immortale.

I suoi detti memorabili

L'essere più antico è Dio, perché non generato.

Il più bello è il mondo, perché opera divina.

Il più grande lo spazio, perché tutto comprende.

Il più veloce l'intelletto, perché passa attraverso tutto.

Il più forte la necessità, perché tutto domina.

Il tempo è più saggio di tutti, scopre sempre tutto.

 

 

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