IL RITARDO MENTALE
Insufficienza mentale = alterazione organica delle strutture cognitive
Va da un livello minimo (minimal brain damage) fino all’idiozia
Gli studiosi (Ajuriaguerra e Marcelli) concordano del classificarla a 3 livelli:
INSUFFICIENZA MENTALE PROFONDA = età mentale 2-3 anni
il soggetto non è autonomo
non è in grado di soddisfare ai propri bisogni primari
il linguaggio è inesistente
dipende integralmente da persone o strutture
INSUFFICIENZA MENTALE SEVERA = età mentale 6-7 anni
ritardi nello sviluppo psicomotorio, del linguaggio, ideativi
una certa autonomia nelle condotte sociali e della vita quotidiana
ambiente familiare ricco di stimolazioni affettive e relazionali
pensiero preoperatorio
linguaggio a livello asintattico
scolarizzazione difficile
INSUFFICIENZA MENTALE LIEVE = a questo livello non si danno delle indicazioni di età mentale
Qui la scuola come luogo di apprendimento e di socializzazione gioca un ruolo rilevante
Il linguaggio è ricco e ben organizzato, l’espressione scritta è però inferiore
lo sviluppo motorio, prassico e ritmico spesso non raggiungono un buon livello
il pensiero formale non viene raggiunto o viene utilizzato solo in quanto vicino all’esperienza
le prove verbali sono inferiori rispetto a quelle non verbali
vi possono essere alterazioni affettive che sconfinano o nell’aggressività o nell’inibizione
Il Q.I. venne ideato nel 1912 da Stern ed è il risultato del rapporto tra età mentale ed età cronologica. Il discrimine è 75-80
Insufficienza mentale grave = Q.I. 0-25
Insufficienza mentale media = Q.I. 25-45
Insufficienza mentale lieve = Q.I. 45-79
Questa è una classificazione del ritardo mentale di tipo quantitativo. Non esprime le qualità mentali del soggetto, che possono venire espresse da capacità quali: l’attenzione, la concentrazione, l’organizzazione mentale, la comprensione, l’intuizione, la fluidità verbale, la creatività
In ambito educativo e terapeutico il Q.I. ha rivelato tutta la sua fallacia
Il RITARDO MENTALE RAPPRESENTA UNA DEVIAZIONE QUALITATIVA RISPETTO AL NORMALE FUNZIONAMENTO MENTALE
Nel ritardo mentale le strategie e le modalità di pensiero delle diverse fasi evolutive si sommano l’una all’altra in una disordinata coesistenza. Il pensiero è caotico e disorganizzato. Luria parla di viscosità
Il ritardo mentale non designa soltanto l’aspetto cognitivo di un individuo, ma tutta la VITA PSICHICA
La capacità mentale inadeguata o alterata è l’asse centrale attorno al quale possono strutturarsi problemi percettivi, linguistici, psicomotori, affettivo-relazionali
Fattori EZIOLOGICI = EREDITARI (organici) o SOCIALI (carenza precoce e massiccia di cure ambientali, svantaggio socioculturale). Pertanto il ritardo mentale non è soltanto una diretta conseguenza del deficit organico.
Ecco perché la scuola è fondamentale
La dimensione cognitiva non è svincolata dagli aspetti emotivi e sociali. I fattori extracognitivi influenzano l’apprendimento:
nella motivazione
nel cuore del processo di apprendimento che è saturo di elementi affettivi
Atteggiamenti scorretti e inadeguati dell’ambiente esasperano l’handicap e danneggiano il disturbo cognitivo e la strutturazione della personalità che può essere patologica in misura maggiore del deficit organico stesso