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Il sito è a cura del prof. Bernardo Croci, attualmente insegnante di filosofia presso il Liceo delle Scienze Umane Galilei di Firenze.

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Hegel rappresenta il vertice del movimento filosofico tedesco iniziatosi con Kant; benché critichi spesso Kant, il suo sistema non avrebbe mai potuto sorgere se Kant non fosse esistito. La sua influenza è stata grandissima, non solo né principalmente in Germania.[…] Anche se (come credo) quasi tutte le sue dottrine sono errate, egli ha ancora un’importanza non solamente storica, come miglior rappresentate d’un certo tipo di filosofia che in altri è meno coerente e meno completa. (B. Russell, Storia del pensiero filosofico occidentale)

Wilhelm Friederich Hegel (1770-1831) nasce a Stoccarda nel 1770 da una famiglia luterana che lo avvia agli studi teologici. Nel 1788, recatosi presso l’Università di Tubinga a studiare teologia e filosofia, Hegel entra in amicizia con Friederich Hölderlin e il più giovane Friederich Schelling. https://pbs.twimg.com/media/DbNp_VxX0AAoNGg.jpg

Hegel da giovane si mostra insofferente al rigido ambiente accademico per questo va anche incontro a diverse punizioni. http://nextews.com/images/1b/e2/1be2d7fa7e8d0ed6.jpg Conclusi gli studi nel 1793 si dedica all’attività di precettore privato. Tra il 1793 e il 1796 vive a Berna e dal 1797 a Francoforte. 

Nel 1799 muore il padre di Hegel, che gli lascia una cospicua eredità tale da permettergli di lasciare il suo impiego di precettore. Nel 1801, su invito dell’amico Schelling, Hegel si trasferisce a Jena, centro di gestazione e di irradiazione della cultura romantica. A Jena ottiene l’abilitazione e inizia ad insegnare all’università. Qui scrive e pubblica una delle sue opere più celebri la Fenomenologia dello spirito(1807), che anticipa il suo intero sistema filosofico, secondo la narrazione Hegel affermerà di aver terminato l’opera proprio prima della battaglia di Jena.  https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/4/43/Battaglia_di_Jena.jpg

Dopo la conquista da parte delle truppe francesi Hegel lascia Jena trasferendosi prima a Bramberga, dove assume l’incarico di capo redattore del giornale locale, poi a Norimberga, accettando l’incarico di direttore del Ginnasio cittadino. http://it.painting-planet.com/images/image940_0.jpg In questi anni pubblica la Scienza della logica (1812-1816).

Nel 1816 finalmente ottiene la cattedra all’Università di Heidelberg dove pubblica un esposizione completa del suo sistema l’Enciclopedia delle scienze filosofiche in compendio nel 1817. Nel 1818 viene chiamato all’Università di Berlino, dove gli viene offerta la cattedra di filosofia che era stata di Fichte. https://st3.depositphotos.com/5393888/18273/i/1600/depositphotos_182737638-stock-photo-the-humboldt-university-of-berlin.jpg In questi anni pubblica l’ultima sua grande opera i Lineamenti di filosofia del diritto nel 1821.

La sua celebrità è tale da influenzare tutta la vita culturale dell’intero paese. Malgrado in gioventù come molti suoi colleghi avesse nutrito simpatie per la Rivoluzione francese e ammirato Napoleone, Hegel con l’avanzare degli anni e in coerenza con la sua filosofia, diviene progressivamente un autentico patriota prussiano e un leale servitore dello Stato che guarda con sdegno le rivoluzioni liberali. Nel 1829 viene nominato Rettore dell’Università di Berlino riuscendo a tenere lontane dall’università le agitazioni politiche degli anni trenta.

Hegel muore a Berlino il 14 Novembre del 1831 a causa di un’epidemia di colera. http://www.archiviostoricoeoliano.it/sites/www.archiviostoricoeoliano.it/files/Vignetta sul colera.jpg

Il momento in cui Hegel vive è denso di avvenimento, si va dalla Rivoluzione francese https://www.vietatoparlare.it/wp-content/uploads/2012/07/sinistra_html_5ec96471.jpg all’ascesa dell’impero di Napoleone fino al processo di restaurazione nonché al sorgere dei primo moti dell’800 https://cdn.studenti.stbm.it/images/2019/02/06/moti-rivoluzionari-a-berlino-nel-1848_200x200.jpeg. Hegel stesso si era accorto della straordinarietà della sua epoca e probabilmente questa prospettiva induce il pensatore a rivolgere la sua attenzione verso la dimensione del divenire. Se è vero che da un lato la filosofia di Hegel è un grande edificio che ha l’ambizione di dispiegare tutte le pieghe della realtà essa è anche una grande filosofia della storia intesa come tentativo di interpretare il divenire.

Hegel, come anticipato da Fichte, fa propria l’idea dell’umanizzazione della natura affermando che è l’uomo con il suo lavoro, con il suo agire, a dare un fine al mondo https://2.bp.blogspot.com/_umhSvWEgx2c/SpLHpb2AOuI/AAAAAAAAAgo/LH23kZ8h7Yk/s400/costruzione-acquedotto.jpg, rifiutando sia l’idea di una finalità esterna alla realtà, ma anche il limite imposto da Kant su tale argomento.

La prospettiva dalla quale Hegel osserva la realtà è quella di un enorme ciclo eliodromico che dalle civiltà orientali progressivamente si sviluppa fino a toccare il suo acme nella civiltà europea. https://www.chimica-online.it/astronomia/immagini/orientare-punti-cardinali.jpg

È in questa ottica che Hegel, pur non facendosi sostenitore dell’esuberanza rivoluzionaria francese, affermerà che Napoleone rappresenta lo spirito del mondo a cavallo in quanto incarna in quel momento i processi di cambiamento e svecchiamento della vecchia Europa verso un progresso futuro. https://i2.wp.com/www.pilloledistoria.it/wp-content/uploads/2015/01/napoleone.jpg?fit=1269%2C1600 Le imprese di Napoleone in effetti rappresentano un momento di passaggio nella storia d'Europa, i cambiamenti innescati dall'imperatore dei francesi risulteranno irreversibili malgrado i tentativi di restaurazione.

Un progresso a cui nulla è estraneo, neanche la ragione. Grazie a questa idea di progresso, e evoluzione continua, che Hegel ipotizza coronarsi nella cultura e nella filosofia tedesca, egli immagina di andare oltre i confini imposti da Kant nella Critica della ragion pura. Kant riprendendo l’immagine dell’oceano sterminato delle verità, di cui aveva parlato Newton, aveva detto che la ragione se voleva essere al contempo feconda e certa doveva essere come quella nave che nel suo tragitto veleggiava sempre in prossimità della costa, che rappresentava il mondo dell’esperienza, diversamente si sarebbe andati incontro ad un naufragio sicuro. Diversamente da Kant, Hegel vuole addentrarsi nell’oceano sconfinato oltre le acque sicure della cosata e giungere per così dire al di là dei confini del mondo fino alla terra della verità assolute. https://i.ytimg.com/vi/AyLfajf2tOc/maxresdefault.jpg

Con questo spirito Hegel intende andare oltre il dualismo kantiano e superare il limite della cosa in sé. Questa operazione è condotta con un abilissimo stratagemma ovvero l’idea che non c’è nulla di contraddittorio nel mondo in quanto la contraddizione è presente solo nella parte, ma non nel tutto, e che da due cose che sono in contradizione l’una con l’altra è sempre possibile costruire una sintesi superiore fino a giungere ad un unico assoluto.

 

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