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Il sito è a cura del prof. Bernardo Croci, attualmente insegnante di filosofia presso il Liceo delle Scienze Umane Galilei di Firenze.

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I così detti fisici pluralisti hanno suggerito interessanti riflessioni sulla così detta physis. Si sostiene che essi cercassero una sintesi tra il pensiero di Parmenide (l’esponente principale della scuola di Elea) ed Eraclito, ma questa è solo una delle interpretazioni sul pensiero di questi pensatori. I fisici pluralisti hanno in comune tra loro l'idea dell'esistenza di elementi semplici, che hanno le caratteristiche dell’essere parmenideo (overo sono ingenerati, incorruttibili, unici e definiti), che mescolati insieme danno origine agli elementi composti, tale mescolanza è continua e da conto del divenire come l'aveva concepito Eraclito.

http://siciliastoriaemito.altervista.org/wp-content/uploads/2018/01/1-1.png 

EMPEDOCLE

Il 28 gennaio del 1999 le agenzie di stampa battevano la notizia che un gruppo di ricercatori a Strasburgo confermava di aver rinvenuto e codificato un papiro originale del I secolo dopo cristo che riportava circa 74 versi  facente parte dell'opera di Empedocle di cui circa 50 non presenti in altri frammenti già noti.  https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/1/13/Empedokles_fragment_Physika_I_262%E2%80%93300.jpg/800px-Empedokles_fragment_Physika_I_262%E2%80%93300.jpg Lo studio era iniziato nel 1990 per opera di Alain Martin al quale era stato affidato il compito di analizzare un un rotolo di papiro proveniente dall'Antico Egitto (Panopoli) acquistati nel 1905 e rimasti in un teca per quasi un secolo. I frammenti costituiscono i resti di un manoscritto che conteneva i libri I e II della Physika di Empedocle. La scoperta è molto importante perché attesta l'effettiva esistenza delle opere presocratiche in quanto non si tratta di una citazione o un testo dossografico, che poteva essere frutto di una tradizione orale o mitologica o addirittura leggendaria (ipotesi talvolta assunta in proposito dei pensatori antichi), ma di una vera e proprio riproduzione di un testo dell'autore dimostrando che ancora in epoca imperiale romana circolavano i testi dei così detti presocratici. https://thumbs.dreamstime.com/b/alte-b%C3%BCcher-papyrus-ein-h%C3%B6lzernes-buch-schreiben-von-alten-leuten-70633169.jpg

Grazie a questo ritrovamento inaspettato possiamo avere conferma non sulla figura di Empedocle che rimane leggendaria ma sulla sua filosofia, il legame tra l'autore e i pitagorici, la sua visione alchemica e le sue teorie sul cosmo. Empedocle (493-432 a.c.) è un personaggio con molte cose in comune con Pitagora, aspirava alla divinità, compiva strane magie grazie alle sue conoscenze medico-scientifiche….e morì (leggenda vuole) saltando nell’Etna per dimostrare la sua natura divina. http://www.etnafriends.it/img/etna_hold1.jpg. 

La visione cosmologica di Empedocle è ciclica https://f.i.uol.com.br/folha/ciencia/images/13230321.jpeg e si spiega a partire da due componenti: i costituenti della essere e le forze che ne regolano le relazione.  

Egli sosteneva che l’essere era composto di quattro elementi fondamentali, chiamati radici, che corrispondevano alla terra, all’acqua, all’aria e al fuoco. https://usercontent.one/wp/www.tempiocartomanzia.it/wp-content/uploads/2018/04/quattro-elementi-798x456.jpg Il nascere e il morire sono frutto dell’unione e della disunione degli elementi. Per Empedocle tutto il cosmo è governato da due forze la concordia  https://www.profduepuntozero.it/content/uploads/2021/05/IMG_6353-460x512.jpg (o amore) che attrae il dissimile e origina i composti e la discordia https://definicion.de/wp-content/uploads/2017/05/discordia.png (o odio) che scioglie i composti lasciando gli elementi isolati. Il ciclo oscilla continuamente dal dominio dalla concordia che unisce tutte le sostanze un uno SFERO indistinto al dominio della Discordia che separa gli elementi diversi e lascia le radici isolate nel CAOS.

Gli esseri e le cose mondane sussistono solo nelle fasi intermedie del ciclo cosmico, consegue che la morte in senso assoluto intesa come distruzione del cosmo, così come la nascita in senso assoluto intesa come creazione non esistono. 

«Ma un'altra cosa ti dirò: non vi è nascita di nessuna delle cose mortali, né fine alcuna di morte funesta, ma solo c'è mescolanza e separazione di cose mescolate, ma il nome di nascita, per queste cose, è usato dagli uomini» Empedocle

Questi due principi sono stati interpretati come cause in senso aristotelico e anche, modernamente, come le forze elettromagnetiche di attrazione e repulsione. Benché anche questi siano possibili sviluppi del pensiero empedocleo, va ribadito che nel suo quadro «amicizia» e «discordia» rappresentavano soprattutto le funzioni essenziali di una realtà vivente.

La mescolanza che da origine agli esseri inanimati e animati è il risultato di precise proporzioni matematiche, per esempio: le ossa sono formate da due parti di acqua, due di terra e quattro di fuoco (2:2:4) https://www.projectinvictus.it/wp-content/uploads/2019/04/Schermata-2019-04-19-alle-17.08.33.jpg 

Un interessante spunto che si ritroverà nel Timeo di Platone. Questo autore ha fortemente influenzato i pensatori successivi per quanto riguarda la composizione della terra. Platone come Aristotele assegneranno entrambi a questi quattro elementi proprietà e funzioni, ma anche gli Stoici riprenderanno molto da questa teoria.  Dal punto di vista scientifico il suo grande contributo risiede nell’aver per primo distinto la materia dalla forza. https://argomentidifisica.files.wordpress.com/2012/05/fxslavoro.jpg Nel cosmo di Empedocle la Terra è sospesa nel cielo e non precipita perché è come l’acqua dentro un secchio che ruota velocemente trattenuta sul fondo e per ciò non cade nemmeno quando è capovolta. Questa teoria sarà ripresa da Anassagora e, anche se adattata a nuovi modelli, anche da Cartesio in epoca moderna.

Per quanto riguarda la teoria della conoscenza essa è possibile, essendo tutto composto dalle quattro radici, quando elementi simili entrano in contatto; l’occhio reputato alla vista è al suo interno fuoco e al suo esterno una mescolanza di aria e acqua, quando il fuoco più sottile esce all’esterno riesce ad illuminare le cose come una lanterna e questo permette la visione. https://thumbs.dreamstime.com/b/macro-image-human-eye-fire-flames-macro-image-human-eye-fire-mixed-media-208881458.jpg

Anche l’anima è composta dalle quattro radici, e nel sangue vi sarebbe la parte egemone dell’anima ovvero il pensiero https://www.ludicer.it/wp/wp-content/gallery/siamo-fatti-cosi/corpo-umano.jpg, esso è il frutto di un composto dove i quattro elementi sono presenti in egual quantità secondo la proporzione 1:1:1:1. Le anime sono immortali e si reincarnano come nella dottrina pitagorica; l’esistenza degli esseri risulta essere un grande percorso purificatore, gli esseri rei di aver preferito l’odio all’amore, la contesa piuttosto che l’amicizia, essi devono espiare la loro colpa nascendo sotto ogni forma di creatura fino alla completa espiazione e purificazione.

https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/2/2c/Anaxagoras_Lebiedzki_Rahl.jpg 

ANASSAGORA 

Il secondo di questi pensatori è Anassagora, su di lui si hanno più informazioni rispetto ad Empedocle. Diogene ci racconta che era figlio di Eubulo e nacque nel 500 a.c. a Clazomene https://gabriellagiudici.it/wp-content/uploads/2018/10/Clazomene-ad-Atene.png nella Ionia che ormai era dominata dai persiani. Egli portò per primo la filosofia ad Atene dove visse fino all’esilio e fu protetto da Pericle https://www.studiarapido.it/wp-content/uploads/2017/07/pericle.jpg tuttavia subì comunque due processi: uno per complicità con i persiani per i quali si era arruolato in principio e uno per empietà (cioè contrasto con gli insegnamenti religiosi del tempo). All'accusa di non essere interessato alla patria egli rispose che gli interessava moltissimo indicando il cielo https://wips.plug.it/cips/initalia.virgilio.it/cms/2021/06/cielo-stellato.jpg, voleva con ciò indicare  che a lui interessava la conoscenza del mondo che è la vera patria degli esseri viventi. Mori nel 428 a.c.

Un personaggio meno leggendario, ma altrettanto significativo. Fu influenzato dalla filosofia eleatica di Parmenide ma alla concezione unitaria dell'essere Anassagora contrappone quella di molteplicità che spiega utilizzando il concetto di ápeiron in tre modi, per indicare:

- l'infinitamente grande (cioè la totalità dell'universo)

- l'infinitamente piccolo (cioè l'infinità divisibilità dei costituenti della realtà fisica)

- l'infinitamente molteplice (per indicare che le parti della realtà non sono né una come voleva Parmenide né quattro come detto da Empedocle ma innumerevoli)

Le parti innumerevoli della realtà sono chiamate semi, che Aristotele chiamerà “omeomerie”, https://agricommerciogardencenter.edagricole.it/wp-content/uploads/sites/12/2019/05/sementi-varie.jpg i quali sono le particelle ultime delle cose, ma a differenza delle radici di Empedocle essi sono innumerevoli e corrispondono a tutte le sostanze semplici presenti in natura. Secondo Anassagora le cose  egli esseri sono generati dal mescolarsi di questi semi che sono presenti in ogni cosa e in base al loro prevalere determinano la realtà dell’oggetto che abbiamo davanti: se abbiamo avanti a noi un panetto d’oro significa che in esso vi è una prevalenza di semi d’oro https://www.orogenesi.it/wp-content/uploads/2014/10/recupero-metalli-preziosi.jpg, se abbiamo avanti a noi una pietra calcarea significa che i semi di calcare sono prevalenti https://www.peroglio.com/wp-content/uploads/2019/03/calcare-macinato-979x1024.jpeg, ma entrambe gli oggetti possiedono al loro interno ogni possibile seme Tutto è in tutto sosteneva Anassagora. https://www.banco18carati.it/cms-contents/uploads/purificazione-oro-nuova.jpg 

pose come principi le omeomerie: come l'oro consiste di piccoli elementi che sono detti pagliuzze così pure l'intero universo è fatto di piccoli corpi formati di parti omogenee tra di loro. Concepì la mente come il principio di movimento; dei corpi, il gravi, come la terra, occupano Il luogo più basso; i lievi, come il fuoco il luogo più alto; l'acqua e l'aria il luogo intermedio. (Diogene Laerzio, Vite dei filosofi)

Questo complesso sistema di mescolanze che da origine ai diversi esseri ed enti non si articola casualmente ma in virtù di un’intelligenza ordinatrice che trascende la realtà il nóus esso è esterno ai semi è un principio organizzante, e ha le caratteristiche di una mente divina in alcuni frammenti troviamo scritto che secondo lui "tutte le cose erano insieme; poi venne la mente e le dispose in ordine". https://encrypted-tbn0.gstatic.com/images?q=tbn:ANd9GcSJ8cntU3pmBNzGVKfz2ssuDJX3uP7Jlt3j5tc7iKJFYmt3zHda.

Il mondo per Anassagora si sarebbe formato a partire dall'aria e dal fuoco che sono i due stati estremi della materia. https://img.freepik.com/premium-photo/fire-water_763713-885.jpg L'aria densa, fredda e scura e il fuoco raro, caldo e luminoso. Attraverso un processo di separazione si sarebbe dato origine da principio al caldo e al freddo e poi al secco e all'umido e poi a tutti semi. Il mondo di Anassagora è descritto da Diogene Laerzio in questo modo:

i venti si generano quando l'aria è rarefatta dal sole; e i tuoni sono un urto di nubi; e i lampi sono attrito di nubi, il terremoto un abbassamento di aria nella terra. [...] Gli esseri viventi furono generati dall'umido e dal caldo e dall'elemento terrestre: successivamente si generarono l'uno dall'altro i maschi dalla parte destra,  le femmine Dalla parte sinistra. (Diogene Laerzio, Vite dei filosofi)

La conoscenza per Anassagora avviene, all’opposto di Empedocle, per l’incontro dei contrari: il freddo conosce il caldo, l’umido il secco, e così via. https://osteopatasavona.net/wp-content/uploads/2021/04/hot-cold.png 

Nel 432 a.c. fu costretto a lasciare Atene, accusato d'empietà pare tra gli altri da Tucidide avversario di Pericle, in proposito scrive Russell:

I cittadini di Atene, come quelli di altre città in altre epoche e continenti, dimostravano una certa ostilità a chi tentava di introdurre un livello culturale più alto di quello a cui erano abituati. [...] votarono una legge che permetteva di mettere in stato d'accusa chi non praticava la religione e insegnava delle teorie intorno alle "cose celesti". Mediante questa legge processarono Anassagora che era accusato di insegnare che il Sole era una pietra al caoor rosso e che la Luna era fatta di terra (la stessa imputazione fu ripetuta dagli accusatori di Socrate che li prese in giro perché erano così fuori moda). (B. Russell, Storia della filosofia occidentale)

DEMOCRITO

La più efficace risposta alle tendenze idealistiche viene da Democrito, la cui teoria atomica ebbe tanta influenza sulle scienza posteriore. Ad un universo composto di numeri ideali Democrito sostituisce un universo composto di innumerevoli piccole particelle indivisibili [...]. Democrito riuscì a dare corpo alla matematica di Pitagora. (J. Bernal, Storia della scienza)

L’ultimo, probabilmente il più noto trai fisici pluralisti, è Democrito che, insieme al suo maestro Leucippo, ha sostenuto la teoria atomistica. http://2.bp.blogspot.com/-tLl-k1E0-5k/T8ZhYqnHMLI/AAAAAAAAAPU/lLFbjFyazNI/s1600/democrito2.jpg

Per quanto riguarda Leucippo si hanno scarsissime informazioni, Aristotele lo cita e pertanto gli accordiamo l’esistenza; probabilmente fu contemporaneo di Anassagora ed Empedocle e nacque o ad Abdera o a Mileto. Su Democrito sappiamo più cose, vissuto tra il 460 a.c. e il 380 a.c. secondo le testimonianze fu educato dai Magi e dai Caldei, visitò molte terre e forse risiedette in Egitto, entrò in contatto anche con i pitagorici. Contemporaneo di Socrate, si recò ad Atene e pare, a detta di Diogene, che fosse per lo più sconosciuto. Sempre a detta di Diogene pare che egli fosse odiatissimo da Platone che non solo avrebbe voluto bruciare tutte le sue opere, ma anche che lo ignora nelle sue opere anche quando egli avrebbe potuto/dovuto confutarne le teorie.

La grande differenza tra gli atomisti e gli altri pensatori dell’epoca classica è quella di aver tentato una spiegazione del mondo senza far uso di concetti quali lo scopo o la causa finale, cercando di ricondurre tutto ad un semplice meccanicismo. https://arturosophia.files.wordpress.com/2016/09/meccancismo.jpg Per Democrito la realtà è composta di atomi che come voleva Parmenide sono incorruttibili, essi non si distinguono tra loro per qualità (come invece fanno i semi di Anassagora), ma solo per forma e grandezza, sono infiniti e fluttuano nello spazio. https://c8.alamy.com/compit/b2jhk8/democritus-di-abdera-circa-465-circa-365-bf-filosofo-greco-sua-concezione-di-atomi-b2jhk8.jpg

Inoltre l’atomismo democriteo si pone anche come risolutore rispetto ai problemi posti dalla presunta infinità divisibilità della materia (si pensi ai paradossi di Zenone), infatti, vale la pena ricordare che atomo significa indivisibile, dunque la realtà è in fine costruita da particelle indivisibili.

Gli atomi determinano la nascita e la morte delle cose in virtù della loro unione o divisione e la diversità tra i diversi oggetti in virtù della loro posizione e del loro ordine, Aristotele in proposito dirà che tali atomi sono come le lettere dell’alfabeto https://encrypted-tbn0.gstatic.com/images?q=tbn:ANd9GcSTsy4ai9idM_3OGzPJnp-F69mscdWNFr1yLPhqnTmYH5mw8bZq a seconda di come si compongono esprimono cose differenti:

dicono che le differenze sono tre la figura, l'ordine e la posizione: sostengono che l'essere può avere solo differenze di configurazione, di contatto delle parti e di orientamento. di queste le configurazioni è la figura, il contatto è l'ordine, l'orientamento è la posizione: Infatti A differisce da N per la figura, AN differisce da NA per l'ordine e Z differisce da N per la posizione. (Aristotele, Metafisica, libro I)

In un certo senso possiamo affermare che tra i primi Democrito affermò la distinzione tra proprietà oggettive, quelle appartenenti agli atomi stessi ossia forma durezza, numero etc e proprietà qualitative ovvero quelle che dipendono dal soggetto che percepisce dalla combinazione degli atomi i colori, gli odori, i sapori etc.

Gli atomi sono immersi in uno spazio vuoto, se c’è il movimento, infatti, secondo Democrito deve esistere per forza il vuoto, in questo vuoto gli atomi si muovono volteggiando caoticamente in tutte le direzioni e da questo muoversi che hanno origine contatti ed aggregazioni. Inoltre afferma Democrito che gli atomi sono infiniti e come tali sono anche le loro combinazioni. Ciò da origine ad infiniti mondi che continuamente nascono e muoiono. https://encrypted-tbn0.gstatic.com/images?q=tbn:ANd9GcTj-xxcXOBOVniemie8hVQqn7Qak_z5zgg9JM_3EYFuvoN9N4pevg

Democrito è uno dei pochi pensatori antichi a sostenere l’infinità dell’universo. L’atomismo è anche la prima forma di materialismo e meccanicismo infatti citando una frase attribuita a Leucippo «nulla si produce senza ragione, ma tutto avviene per un motivo e in forza della necessità», questa impostazione è stata definita di causalismo e determinismo, ovvero tutto ciò che avviene nell’universo prescinde da cause o intelligenze esterne ed è ridotto ad un ben preciso sistema di cause meccaniche.

Per quanto riguarda l’uomo Democrito afferma che anima e corpo sono entrambi frutto di combinazione di atomi, pertanto l’anima è mortale, essa è composta da atomi sferici e dinamici simili a quelli che compongono il fuoco. https://encrypted-tbn0.gstatic.com/images?q=tbn:ANd9GcShZdFF2BurKqJN8nL-vdMIUaYJwcBHs3GfXWk4SIl03F_9zVab5w

la vita e l'anima sono affini al fuoco, già che consistono tutti di piccoli atomi sferici. questi atomi sono costantemente emessi dal corpo, e costantemente assorbiti assieme all'aria. Così quando cessa la respirazione, la vita abbandona il corpo. (S.F. Mason, Storia delle scienze della natura)

Sia il sentire che il ragionare sono frutto delle variazioni del corpo. Ogni corpo emana e irradia atomi, questi vanno a costituire le sensazioni e le immagini degli oggetti. https://encrypted-tbn0.gstatic.com/images?q=tbn:ANd9GcTWQNhH9szmm-oIKrE6LBypVVlFGXL2a9qHXRPil9QpU5qopM0h Essendo la sensazione legata ai singoli corpi esse differiscono e ciò rende ragione della soggettività, pertanto l’unica possibilità per ottenere una conoscenza attendibile è affidarsi alla ragione.

La felicità si raggiunge con la tranquillità dell’animo che si ottiene conoscendo il cosmo e liberandosi dalle superstizioni. Non essendovi nessun essere a governare l’uomo egli solo è responsabile delle sue azioni, quindi il male o il bene, la gioia o il dolore dipendono esclusivamente dall’uomo. https://encrypted-tbn0.gstatic.com/images?q=tbn:ANd9GcSK8rTfzi5mT2_6YtVVvx2_UVBOzXAOf6SyXtnG9DLLA4zGSEpN Il saggio è colui che domina gli eccessi e che rispetta se stesso anche a discapito delle tradizioni. Il linguaggio scaturisce dalla necessità di vivere in comunità e interagire con gli altri uomini. La società è una convenzione ed ebbe origine per utilità, pertanto ogni cittadino è cittadino del mondo. La forma di governo da adottare è quella che garantisce la massima libertà all’individuo, che Democrito pare attribuire alla Democrazia.

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