Non è facile individuare una scuola all'interno della sofistica, sophistés letteralmente significa sapiente ovvero colui che possiede una particolare competenza o un determinato sapere: il nome è genericamente attribuito a tutti coloro i quali svolgevano una professione di sapienti e educatori. È più semplice individuare una distinzione tra la prima generazione di sofisti, che sono anche quelli più noti come Gorgia, Protagora, Ippia, Prodico e la seconda generazione meno nota, di cui fanno parte Callicle, Antifonte, Trasimaco, Crizia. Con la sofistica si entra nella fase antropologica. Nella storia il termine sofista è acronimo di persona capziosa o che vuole imbrogliare con le parole, ma questa accezione scaturisce delle critiche mosse a questi autori da Platone ed Aristotele che li hanno appunto identificati come "maestri di ragionamento capziosi", creando di conseguenza la contrapposizione tra il sofista che crede di possedere il sapere e il filosofo che ama il sapere ma è consapevole di non possederlo. Il momento storico in cui emergono queste figure corrisponde anche a quello che è stato definito illuminismo greco: con l’età periclea Atene muta profondamente la sua cultura e la sua politica, avvia un lento ma inarrestabile distacco dalle antiche tradizioni né è testimonianza diretta l’edificazione da parte di Fidia del Partenone nell’Acropoli, una dimostrazione di potenza ma al contempo di rottura visto che quello era suolo sacro (questa impresa sollevo contro Pericle le più aspre critiche da parte dei conservatori ateniesi. https://it.wikipedia.org/wiki/Acropoli_di_Atene#/media/File:Acropolis-Athens34.jpg
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