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Il sito è a cura del prof. Bernardo Croci, attualmente insegnante di filosofia presso il Liceo delle Scienze Umane Galilei di Firenze.

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Da un punto di vista temporale, il Medioevo storico si colloca convenzionalmente tra il 476 d.C. (anno della caduta dell’Impero Romano d’Occidente) e il 1453 (anno della caduta di Costantinopoli), ma da un punto di vista filosofico la situazione si fa più complicata. La caratteristica principale della filosofia del Medioevo è il suo rapporto con la tradizione pagana, un rapporto caratterizzato dalla ripresa e allo stesso tempo dalla critica di alcuni temi fondamentali. Non possiamo identificare la filosofia medievale con un’unica tradizione e con un’unica corrente di pensiero; al contrario, l’epoca medievale è caratterizzata da tradizioni diverse e, in alcuni casi, anche contrastanti. Questo perché si tratta di una filosofia che si è sviluppata in luoghi geografici diversi e in tempi diversi.

L'anno che rappresenta la fine dell'epoca tardoantica e l'inizio della cultura medievale è il 529 d.c.. In quell'anno due sono gli eventi che fanno da spartiacque tra la tradizione antica e il periodo medievale: il primo è l’editto di Giustiniano con il quale si vietava l'insegnamento della filosofia ad Atene imponendo la chiusura delle scuole in primis dell'Accademiahttps://www.ecodelnulla.it/upload/img/zoom/giustiniano-san-vitale-ravenna.jpg; il secondo evento è la fondazione, per opera di Benedetto da Norcia, dell'abbazia di Montecassino che segna l'avvio della cultura monastica che si pone alla base della cultura medievale.https://slideplayer.it/slide/976749/3/images/4/Il+monastero+di+Montecassino.jpg

Il primo evento è estremamente significativo, infatti, durante tutto il periodo romano Atene seppur in modo periferico rispetto a Roma era rimasta uno dei grandi centri culturali insieme ad Antiochia, Costantinopoli e Alessandria d'Egitto. Atene era stato anche il luogo di formazione dell'Imperatore Giuliano l'Apostata che si era fatto promotore, nella seconda metà del IV secolo, di un vano tentativo di riaffermare il paganesimonell’Impero.

Proprio per questo Atene diventerà il bersaglio di autori come Tertulliano che la considereranno come un simbolo del sapere profano, una sorta di nuova Babilonia, dove le sottigliezze capziose e volgari della filosofia sottraggono l'attenzione degli uomini dalla semplicità e verità della fede Cristiana. L'attacco alle istituzioni pagane era iniziato già durante il quinto secolo, da prima con l'Editto di Teodosio II il quale in contrapposizione alle scuole ateniesi aveva fondato l'università di Costantinopoli https://www.foliamagazine.it/wp-content/uploads/2018/02/cost.jpg è istituendo la cattedra Imperiale bizzantina, successivamente era stato rimosso l'altare della Vittoria dal Senato di Roma (simbolo della cultura pagana)https://www.homolaicus.com/storia/antica/roma/images/Curia_Fregio_sinistro.JPG, nel 527 viene proibito l’insegnamento pubblico della filosofia pagana e vengono vietati i culti della tradizione ellenica (la parola d’ordine diviene estirpare la folla degli elleni dall’Impero)

È in questo periodo che prende avvio il fenomeno della translatio studiorum, spostamento del sapere filosofico, in aree geografiche diverse da quella della tradizione culturale antica come in Siria, in Spagna, in Medio Oriente e nel futuro mondo islamico e successivamente in Francia a partire dall'VIII secolo. Il primo di questi spostamenti è testimoniato dallo storico Agazia Scolastico che narra che nel 531 in risposta al provvedimento di Giustiniano 7 filosofi, tra cui Damasio ultimo Scolarca dell'Accademia, si spostarono alla corte dell'imperatore persiano.https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/9/9b/Impero_d'Occidente_445.PNG/310px-Impero_d'Occidente_445.PNG

Benedetto da Norcia (480-547 d.c.), fondatore dell’ordine dei benedettini, da un lato si fece promotore del volontarismo cristiano attraverso l’applicazione della regola ora et labora contrapposto alla vita contemplativa del sapiente ellenico, ma dall’altro diede origine anche al monastero come luogo di conservazione e ricopiatura delle opere.

Riguardo alle periodizzazioni, una distinzione importante è quella tra Medioevo Alto, Centrale e Basso.

- Alto Medioevo: dalla fine dell’epoca tardo antica fino al IX-X secolo e, in Occidente, è dominato dalla cultura monastica, la quale è strettamente legata alla Bibbia. https://image.jimcdn.com/app/cms/image/transf/none/path/s3a945487ffb8cb04/image/i6b2f639a3cf5219c/version/1289753436/image.jpg In questo periodo, la conoscenza dei testi filosofici antichi è, quindi, molto limitata in Occidente e i principali centri di cultura sono i monasteri. E’ invece molto diffuso lo studio della filosofia nel mondo arabo, dove si sviluppo un intenso dibattito filosofico.

- Medioevo Centrale: che corrisponde grosso modo al periodo di costituzione dei poteri medievali (Imperiale, Papale, Comunale), in cui si afferma la cultura della scolastica https://www.musicacolta.eu/mc/wp-content/uploads/2009/07/schola2.jpg e durante il quale vengono progressivamente reintrodotte le opere classiche tramite le traduzioni dall’arabo. Nel XIII secolo tornano in Occidente i testi di Aristotele (la Metafisica di Aristotele viene conosciuta grazie al commento di Avicenna) che, dall’arabo, vengono tradotti in latino.

- Basso Medioevo: E’ un periodo in cui si sviluppa un pensiero più razionale. L’evento fondamentale è lo sviluppo delle Università, nelle quali era presente un grande scambio di idee, e dove si misuravano sul terreno della filosofia domenicani e francescani. https://www.vocazioni.net/~vocazion/images/stories/franziskanerdominikaner.jpg In questo periodo si sviluppa anche la fisica nova del 1300 che rappresenta il massimo sviluppo della cultura medievale.

 

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