Con Kurt Lewin le analisi della scuola gestaltica vengono estesi ed applicati alla psicologia sociale. Lewin può essere considerato uno degli esponenti più importanti e significativi della Gestalt, ma mentre gli altri autori della scuola gestaltica di Berlino si sono concentrati sogli aspetti cognitivi e sulla percezione http://www.tinker-entertainment.com/sitavriend/wp-content/uploads/2017/08/xillustrations.jpg.pagespeed.ic_.9pxvUuQlA7.jpg, egli si interesso soprattutto di aspetti socio-affettivi. https://www.unicusano.it/blog/wp-content/uploads/2018/06/1.1-psicologia-di-gruppo.jpg.
Lewin nacque a Mogilno, in Prussia, nel 1890 e morì negli Stati Uniti, a Newtonville, nel 1947. La sua vita può essere distinta in due periodi: durante il primo periodo Lewin vive a contatto con la psicologia tedesca ed in particola modo con gli psicologi della Gestal svolgendo da prima il ruolo di assistente e poi di professore presso il dipartimento di Psicologia dell’Università di Berlino, sempre in questo periodo intrattiene contatti con il Circolo di Vienna; nel secondo periodo a partire dal 1933, hanno della diaspora degli studiosi berlinesi a causa della salita al potere di Hitler, Lewin lavora negli Stati Uniti alla Cornell University e al MIT di Boston, dove fonda il Centro di ricerche sulle dinamiche dei gruppi.
Durante il secondo periodo troviamo il nucleo dei risultati elaborati da Lewin sulla psicologia sociale e la teoria del campo. Egli già durante il periodo tedesco aveva studiato le condizioni che generano nel soggetto sistemi di tensioni psichiche che davano origine a certi comportamenti. https://encrypted-tbn0.gstatic.com/images?q=tbn%3AANd9GcRtiukQt7KTG9BH9rPBOV1jBVj7cmIUUh3EQE3OqnEwbvF0kojH In particolare Lewin si era concentrato su quelle condizioni che davano origine a situazioni conflittuali. Giunto in America lo psicologo tedesco estese all’ambito della psicologia sociale i suoi studi. In America gli studi di psicologia sociale erano di particolare interesse e Lewin intensificò il suo lavoro sulle dinamiche di gruppo e in particolare: sui rapporti fa i soggetti nel gruppo, sulla leadership, sulle situazioni di marginalità e la formazioni delle abitudini collettive.
Nella percezione secondo gli psicologi della Gestalt si ha una coscienza immediata di un tutto strutturato, che prescinde dei suoi singoli elementi e scaturisce da leggi interne al tutto. Questo portò alla conclusione che il tutto è diverso dalla somma delle singole parti, principio che i gestaltisti non applicano solo ai fenomeni percettivi, ma lo estendono a tutto il campo della conoscenza, compresi i fenomeni sociali e patologici. https://interface.fh-potsdam.de/gestalten-in-code/form/2d/processing/Kanizsa_s_Triangle//out.png
Una Gestalt (struttura organizzata) è diversa dalla somma delle singole parti |
Il punto di partenza di Lewin è che qualsiasi spiegazione del comportamento umano deve tenere presenti contemporaneamente le complesse interazioni fra l’organismo individuale e l’ambiente. https://www.guidapsicologi.it/pro/psicologos_it/articles/cf/cd/0/15913/immaginearticolo.jpg
È a partire da questa impostazione che Lewin estende il concetto di “campo” studiato nell’ambito della percezione ai fenomeni sociali. La teoria del campo percettivo della Gestalt sostiene che oggetto non può essere percepito a prescindere dal contesto nel quale è incluso. L’organizzazione della realtà, secondo i gestaltisti, dipendono sia dalla disposizione e dalle forze che agiscono nel campo percettivo sia da fattori legati all’individuo come l’esperienza precedente vissuta, la cultura e la tendenza a unificare e mettere in relazione gli oggetti.
campo percettivo = un insieme di forze e disposizioni che incidono sul modo di percepire oggetti e situazioni |
https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/5/57/Magnet0873.png Così come il campo percettivo è un insieme di dinamiche (forze) che influiscono sulla nostra percezione così in un campo sociale o spazio di vita come lo chiama Lewin vi è un insieme di dinamiche che danno origine a dei comportamenti.
spazio di vita = insieme di dinamiche che danno origine a dei comportamenti |
Secondo Lewin ogni studio deve prendere in considerazione l’intero “campo” in cui il soggetto si trova a vivere, ovvero appunto il suo “spazio di vita” (Sv). Lo spazio di vita è costituito dalla totalità degli eventi che determinano il comportamento (C) di un soggetto in un particolare momento. Il comportamento è quindi in funzione dell’ambiente (A) e della persona (P):
C=f(Sv), ovvero C=f(A,P) |
In questa formula si nota che il comportamento è, prima di tutto, funzione dell’ambiente. Ognuno di noi vive la propria realtà ambientale secondo valenze che sono proprie di ciascuno così ad esempio vi sono elementi che per un soggetto sono carichi di significati (ricordi, emozioni, ecc.) mentre per altri non hanno significato e dunque sono neutri. Pertanto l’ambiente psicologico non coincide con l’ambiente fisico, il “campo psicologico (Persona+Ambiente)” non è semplice “campo fisico”.
Il rapporto tra persona e ambiente viene studiata attraverso la “topologia” (Topos luogo)
Come si vede dall’immagine la somma di P-la persona e A-l’ambiente hanno come risultate lo spazio di vita (Sv). Tra A e P esiste un influenza reciproca tale che l’ambiente può modificare la persona e la persona può modificare l’ambiente.
A= f(P) e P=f(A) |
Oltre allo spazio di vita c’è E che rappresenta l’involucro esterno allo spazio di vita. Anche E può modificare lo spazio di vita, basti pensare ad una catastrofe naturale per cui si ha anche che:
E=f(Sv) |
Nell’analisi di Lewin viene poi distinto all’interno della personalità (P) la regione percettivo motoria (PM) e quella interiore (PI) da ciò risulta che la personalità equivale alla regione percettivo motoria più quella interiore.
P=PM+PI |
A sua volta la personalità interiore (PI) viene suddivisa in regioni periferiche che sono a contatto con la regione percettivo-motoria (rp) e regioni centrali che non sono a contatto (rc). Da cui risulta che la personalità interiore è a sua volta suddivisa in diversi spazi.
PI=(rp)+(rc) |
Anche l’ambiente viene suddiviso in regioni in base al grado di vicinanza e influenza che hanno sul soggetto, e alla facilità che il soggetto a di muoversi in tali aree.
Se si vuole studiare la personalità di un soggetto deve avere conoscenze riguardanti le regioni della persona e quelle dell’ambiente psicologico.
Tra le varie regioni sia quelle della persona sia quelle dell’ambiente esistono dei rapporti caratterizzati dalla distanza, dalla resistenza delle frontiere, dalla fluidità o rigidità delle regioni stesse.
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I movimenti del soggetto in tale modello possono essere fisici ma anche intellettuali o immaginari. Ogni movimento è spinto dal bisogno. Questi movimenti cambiano le dinamiche all’interno dello spazio di vita e quindi generano nuove tensioni o ne allentano altre cosi da generare un nuovo equilibrio di forze. Le varie regioni che compongono l’ambiente psicologico possiedono ciascuno una “valenza” che può essere positiva o negativa. La valenza varia in base alla forza con cui la regione fa pressione sull’individuo, la forza in sostanza è legata ai bisogni e condiziona il sistema dinamico del campo. L’attività all’interno del campo si svolge in termini di energia psichica con tendenza all’equilibrio di tutto il sistema.https://www.oshopulsation.it/wp-content/uploads/2016/10/Dynamic.jpg
Dagli studi sulle dinamiche del “campo psicologico” derivano gli studi di Lewin sul “campo sociale”. L’applicazione della teoria del campo alla psicologia sociale da origine alla nozione di “dinamica di gruppo”.
Ogni gruppo è considerato una totalità dinamica, cioè qualcosa di diverso dalla somma delle sue parti. I cui membri si percepiscono come interdipendenti tra loro. Il gruppo ha una struttura propria, fini peculiari, relazioni peculiari con gli altri gruppi.
gruppo = totalità dinamica |