Lev Semënovič Vygotskij (1896-1934) nacque in Russia da una famiglia benestante di origine ebraica
Si laureò all’Università di Mosca in giurisprudenza e contemporaneamente segui gli studi di filosofia e psicologia. Nel 1924 fu invitato a lavorare presso l’istituto di psicologia di Mosca dove inizia a collaborare con Alexander Lurija e (1902-1977) e Aleksej Leontjev (1903-1979) con cui fonderà la “scuola storico-culturale”. Secondo tale scuola lo sviluppo della coscienza umana è fortemente influenzato dai fattori sociali e culturali. https://www.nelik.it/foto/ago00/uni_mosca_1.jpg
Divenuto direttore del Dipartimento per l’istruzione dei bambini con disabilità, che ribattezzò dipartimento di difettologia, si dedicò allo studio del rapporto tra pensiero e linguaggio da cui nascerà l’opera Pensiero e linguaggio pubblicata nel 1934 dopo la morte delle psicologo, sopraggiunta prematuramente a causa della tubercolosi. Le idee di Vygotskij, che si presentavano come contrapposte alle consolidate idee di Pavlov e della psicologia sovietica ufficiale, da prima furono censurate dal regime, ma poi piano piano si diffusero in Russia e a livello internazionale, generando un ampio dibattito nel confronto con la teoria dello sviluppo di Jean Piaget.https://www.sainte-anastasie.org/img/images/piaget-vs-vygotsky-similitudes-y-diferencias-entre-sus-teoras.jpg
Secondo Vygotskij l'animale agisce sull'ambiente circostante in modo diretto, differentemente l'uomo lo fa in modo mediato attraverso gli strumenti del proprio lavoro. https://www.nolaferramenta.it/wp-content/uploads/2021/01/immagine-13.png
L’animale agisce in modio diretto sull’ambiente |
L’uomo agisce in modo mediato tramite strumenti |
In modo particolare il lavoro dell'uomo si presenta sempre, secondo Vygotskij, come un'impresa collettiva che pertanto richiede collaborazione. Al fine di collaborare l'uomo ha dato origine a speciali strumenti ovvero i segni atti a comunicare. https://www.argoserv.it/wp-content/uploads/2014/07/piano-comunicazione-pa-2.jpg Successivamente questi segni danno origine alla comunicazione intrapsichica, cioè con se stessi, ovvero al pensiero. https://encrypted-tbn0.gstatic.com/images?q=tbn%3AANd9GcQqSmBSSAoFRZg1XZWMrjQ7-hbVhS1TvL1fbJTqsGJMX3Wr0Xa5
Il lavoro umano tende verso la cooperazione con gli altri individui ⇓ |
Per cooperare l’uomo inventa un sistema di simboli per comunicare il linguaggio ⇓ |
Dal linguaggio come strumento per comunicare con gli altri deriva il pensiero per comunicare con se stessi |
Da questa impostazione consegue che le funzioni psichiche superiori si sviluppano prima nelle relazioni sociali e soltanto successivamente vengono interiorizzate. È la cultura e la società in cui si vive che mette a disposizione i segni con i quali è possibile mettersi in comunicazione con gli altri e di conseguenza costruire il proprio pensiero. https://encrypted-tbn0.gstatic.com/images?q=tbn%3AANd9GcQCRS2cy_rTiLCCB0tcoInAyo1_Bd1RWPr_n9egoNqz4iW31-4K Vygotskij ricava in parte queste idee dalla filosofia di Marx il quale aveva affermato in alcuni punti della sua opera che la cultura dominante influenzava lo sviluppo del pensiero delle classi subalterne.
È il sistema di simboli utilizzati dalla comunità sociale ha costituire la base per lo sviluppo del pensiero |
Vygotskij sostiene che il linguaggio verbale non è solo uno strumento che gli uomini usano per comunicare, ma è anche uno strumento per organizzare e comprendere la realtà. https://gestione.progettospartaco.it/public/images/lagrammaticaitaliana/1/1_classificazione-segni.png Questo porta Vygotskij ad affermare che linguaggio egocentrico di cui parla Piaget sia in realtà un modo attraverso il quale il bambino pensa, si tratta di pensieri ad alta voce funzionali ad organizzare la realtà. https://slideplayer.it/slide/12205035/72/images/16/Rapporto+tra+linguaggio+e+pensiero+per+Vygotskij+e+Piaget.jpg Solo successivamente l'individuo impara a pensare silenziosamente mediante il linguaggio interiore, ovvero organizza la propria realtà attraverso i propri pensieri.
Il linguaggio verbale è uno strumento per organizzare e comprendere la realtà |
Anche l'apprendimento si sviluppa all’interno dei rapporti sociali. Per questo Vygotskij afferma che ogni volta che lo si valuta dobbiamo prestare attenzione a due diverse dimensioni: lo stato attuale delle conoscenze del soggetto e lo sviluppo prossimale che individua quel livello può conseguire il soggetto con la mediazione gli una guida. Questa tesi è espressa in polemica con gli psicologi che intendevano misurare il grado di sviluppo degli individui a prescindere dai contesti ambientali.
VYGOTSKIJ Ritiene che: |
LO SVILUPPO DELL’INDIVIDUO SIA DETERMINATO DALLA STORIA SOCIALE E CULTURALE DELL’ UMANITÀ |
LA MATURAZIONE FISIOLOGICA ABBIA UN RUOLO SECONDARIO NELLO SVILUPPO DELLE FORME PIÙ COMPLESSE DEL COMPORTAMENTO UMANO. |
Vygotskij svolge la sua attività non solo come studioso ma anche come operatore. nello specifico si occupa di soggetti con diversi tipi di svantaggio sia esso mentale o fisico sia culturale e cerca di valutare le migliori condizioni per favorire l'apprendimento. È in questi studi che nascono le proposte di Vygotskij sull'“area di sviluppo prossimale” che abbreviamo con la sigla ZSP. https://3.bp.blogspot.com/_RUWeSBLT0Hg/TKPHtUwN3hI/AAAAAAAAAIk/P7gfKG5SWSo/s1600/ZONA+DI+SVILUPPO+PROSSIMALE.jpg
LA ZSP (Zona Sviluppo Prossimale) CONSISTE NELLA DIFFERENZA TRA IL LIVELLO DI SVILUPPO DI UN SGGETTO NEL RISOLVERE UN COMPITO DA SOLO, TRAMITE LA SUA COMPETENZA INDIVIDUALE (CHE DEFINISCE IL LIVELLO DI SVILUPPO EFFETTIVO) E IL LIVELLO DI SVILUPPO PROSSIMALE DETERMINATO ATTRAVERSO LE ABILITÀ CHE ESIBISCE QUANDO AFFRONTA UN COMPITO CON IL SOSTEGNO DI UN ADULTO O IN COLLABORAZIONE CON COETANEI PIÙ CAPACI. |
Quando Vygotskij propose la sua teoria gli psicologi, per stabilire l'età mentale di un soggetto, ricorrevano esclusivamente ai test di intelligenza per registrare il grado di sviluppo https://www.altreinfo.org/wp-content/uploads/2017/09/63_test-di-intelligenza-e1504529649531.png. L'età mentale avrebbe così indicato il livello di sviluppo effettivo del soggetto. Secondo lo psicologo russo l'errore di questo punto di vista è quello di considerare solo ciò che il soggetto è in grado di fare in modo indipendente, senza tener conto delle sollecitazioni che possono giungere dall'ambiente circostante (in particolare dagli altri soggetti attorno a lui: siano essi allievi o educatori).
IL CONCETTO DI ZSP CONSENTE QUINDI DI DEFINIRE IL RAPPORTO TRA SVILUPPO SPONTANEO E APPRENDIMENTO, INDICA CIOÈ QUELLE TAPPE DI SVILUPPO CHE NON SONO ANCORA STATE RAGGIUNTE MA CHE SONO IN VIA DI MATURAZIONE. |
LA ZSP NON FOTOGRAFA L’ALLIEVO DOVE È, MA TRACCIA IL PERCORSO OVE PUÒ ANDARE, LO PROIETTA IN AVANTI E CONSENTE ALL’EDUCATORE DI ACCOMPAGNARLO VERSO IL NUOVO CHE PUÒ CONQUISTARE |
La guida di un esperto (competenza sociale) consente al soggetto di acquisire conoscenze nuove e di utilizzare funzioni non ancora mature. Il processo attraverso cui questa acquisizione si realizza è l’interiorizzazione del dialogo: ripensare alle sollecitazioni, alle domande, ai ragionamenti, alle parole dette risveglia e mette in moto nuovi processi evolutivi. L'attività dell'insegnante o educatore non deve quindi tener conto dello sviluppo già avvenuto ma deve considerare soprattutto l'area di sviluppo potenziale. L'unico insegnamento valido secondo Vygotskij è quello che precorre lo sviluppo. https://languages.dk/clil4u/images/it10.png
Da ciò derivano tre conseguenze che: |
L’INTERVENTO NELL’AREA DELLA “COMPETENZA POSSEDUTA” È INUTILE E DEMOTIVANTE PER IL SOGGETTO |
L’INTERVENTO NELL’AREA DELLA “NON COMPETENZA” È PREMATURO ED È FRUSTRANTE PERCHÉ IL SOGGETTO VA INCONTRO ALL’INSUCCESSO |
L’INTERVENTO POSSIBILE E DOVEROSO È NELL’AREA DI “POTENZIALE /PROSSIMO APPRENDIMENTO” |
La ZSP può essere individuata tramite l’ osservazione: si osservano le conquiste e le mancate conquiste del soggetto, rispetto alle consegne date, in riferimento ai diversi aspetti dello sviluppo, si interviene per aiutare a raggiungere il successo su gli aspetti critici, più aiuti vengono forniti al soggetto e più è ridotta la zsp – viceversa meno aiuti si forniscono e maggiore è quest’area.
Alcuni parametri di riferimento per l'osservazione: Aiuto diretto operando insieme - da parte dell’insegnante Aiuto diretto operando insieme - con gli altri allievi Incoraggiamento verbale - da parte dell’insegnante Incoraggiamento verbale - con gli altri allievi |
Come è possibile intervenire? Operando sul contesto:
A – sviluppare un atteggiamento positivo che permetta di ricercare insieme le strade e gli aiuti volti ad affrontare e superare le varie difficoltà. https://encrypted-tbn0.gstatic.com/images?q=tbn%3AANd9GcSHbKOXbgs6hbRy47NHWKgnnRgwrCsNPAkjyU8793NJWzVCmWpV
B - favorire la cooperazione tra gli allievi es. far svolgere attività in coppia o piccolo gruppo https://lamenteemeravigliosa.it/wp-content/uploads/2017/11/bambini.jpg
C - abituarsi a riflettere insieme agli individui e osservarli mentre riflettono in modo autonomo sulle difficoltà incontrate, su cosa hanno fatto per superarle, quali aiuti sono stati decisivi https://lamenteemeravigliosa.it/wp-content/uploads/2017/11/maestra-spiega-lezione-bambini.jpg
D – essere sempre disponibili, al momento utile (quando il soggetto si trova nella ZSP) e quando richiesto, all’aiuto personale da parte dell’adulto https://www.brindisitg.it/images/articoli/1430383332-Storie-di-insegnanti-e-alunni.jpg
Il buon esito dipende in gran parte dai successi ottenuti e dalle relazioni positive che si sono instaurate con i compagni, con gli insegnanti e con i familiari |